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L'umiltà di Cristo 1° parte

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Messaggio  andreia Ven Feb 13, 2009 2:39 pm

L’UMILTÀ DI CRISTO (Filippesi 2 : 5, Cool
Introduzione
Finora, nel nostro studio della lettera ai Filippesi, abbiamo visto l’enorme privilegio che abbiamo di
partecipare al vangelo. Dio ha iniziato la buona opera della salvezza in noi, ed Egli la porterà a
compimento. Nel capitolo uno, Dio ci ha spiegato, tramite Paolo, che anche in mezzo alle situazioni
difficili che sembrano di sconfitta, Dio è al comando, ed Egli può convertire il male in bene.
Alla fine del capitolo uno, Paolo ci ha esortato a comportarci in modo degno di un cittadino del cielo,
cioè, degno del vangelo di Cristo, durante il tempo che abbiamo qui sulla terra.
Ora, nel capitolo 2, Paolo ci esorta in modo più dettagliato ad avere un comportamento degno e giusto
per uno che ha ricevuto la grazia di Dio. Questo capitolo è molto ricco, perché non solo ci parla di
come dovremmo vivere, ma ci spiega più in profondità dell’incarnazione e del sacrificio di Gesù
Cristo.
Leggiamo Filippesi 2:1-4
1 Se dunque v’è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d’amore, se vi è qualchecomunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, 2 rendete perfetta la
mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico

sentimento. 3 Non fate nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascuno, con umiltà, stimi gli
altri superiori a sé stesso, 4 cercando ciascuno non il proprio interesse, ma anche quello degli altri..
(Filippesi 2:1-4 NRV)
5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il quale, pur essendo in forma
di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi gelosamente, 7 ma spogliò sé
stesso, prendendo forma di servo, divenendo simile agli uomini; 8 trovato esteriormente come un uomo, umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce. 9 Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, 10 affinché nel nome di
Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra,
11 e ogni lingua confessi che Gesù
Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. (Filippesi 2:5-11 NRV)
Siamo chiamati ad essere Umili
Ricordiamo, da Fil 2:1-4, che siamo chiamati ad essere umili. Paolo ci parla dell’umiltà di Cristo, per
mostrarci qual è l’umiltà che Dio ci chiama ad avere.
Siamo chiamati ad avere lo Spirito di Cristo.
Infatti, se non abbiamo lo stesso spirito che aveva Cristo, non apparteniamo a Cristo. Romani 8:9 Voi
però non siete nella carne ma nello Spirito, se lo Spirito di Dio abita veramente in voi. Se qualcuno
non ha lo Spirito di Cristo, egli non appartiene a lui. (Ro-mani 8:9 NRV) Avere lo Spirito di Cristo
non è solo qualche cosa che Dio fa, come avere un passaporto italiano. Avere lo Spirito di Cristo vuol
dire avere in noi lo stesso spirito che aveva Cristo. Vuol dire veramente rispecchiare Cristo.
Ascoltiamo Matteo 11:28,29. 28 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò
riposo. 29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore;
e voi troverete riposo alle anime vostre; (Matteo 11:28-29 NRV)
Gesù è umile e mansueto di cuore. Egli ci chiama a venire a Lui, e a portare il suo giogo, e ad imparare
da Lui. Chi non si mette addosso il giogo di Cristo, non appartiene a Cristo.
Perciò, imitare Cristo non è solo il modo migliore di vivere la vita cristiana. È l’unico modo di avere
veramente Cristo.
Per questo, Dio guidò Paolo a scrivere questo brano, per aiutarci a capire meglio la persona di Cristo,
affinché possiamo imitarLo di più.
Gesù Cristo: pienamente Dio
Per capire l’umiltà di Cristo, dobbiamo iniziare considerando la gloria di Cristo. Solo quando
comprendiamo la gloria di Cristo Gesù dall’eternità passata possiamo iniziare a comprendere l’umiltà
di Cristo quando è venuto nel mondo.
Allora, leggiamo vv.5,6. 5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato anche in Cristo Gesù, 6 il
quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui aggrapparsi
gelosamente.
(Filippesi 2:5-6)[/justify]
[justify]Questo brano è uno dei più chiari in tutta la Bibbia come dichiarazione della piena deità di Cristo Gesù.
Consideriamo le parole.
Cristo Gesù, il quale, pur essendo in forma di Dio, non considerò l’essere uguale a Dio qualcosa a cui
aggrapparsi gelosamente.
“pur essendo in forma di Dio”: La parola “essendo” è una parola che parla dello stato continuo. È più
potente della parola normale per “essere”. Vuol dire “esistere veramente.”
La parola “forma” è la parola “mor-phe”(morfe). Vuol dire la forma intrinseca, la forma essenziale,
cioè, non solo una forma che assomiglia, ma la vera forma di qualcuno. Guardando a Gesù si vede la
vera forma di Dio. Gesù Cristo è veramente l’esatta forma di Dio.
Non considerò “l’essere uguale a Dio” qualcosa a cui aggrapparsi. Cioè, Gesù è uguale a Dio. La
parola “uguale” vuol dire proprio uguale. Gesù non solo ha tante delle qualità di Dio, Gesù è veramente
uguale a Dio in tutto.
Brevemente, vorrei notare la parte della frase tradotta come “qualcosa a cui aggrapparsi.” Questa è
una frase difficile da tradurre. In greco, la parola “aggrapparsi” è la parola che vuol dire “un furto.”
Allora, la traduzione che abbiamo potrebbe essere giusta. Però, credo che una traduzione migliore
sarebbe: “Non considerò l’essere uguale a Dio un fur-to.” Cioè, Gesù sapeva che il suo essere uguale a
Dio non era un furto, ovvero, non era rubare gloria, perché Egli è veramente Dio, perciò, la gloria che
Egli riceve è la gloria che gli è dovuta. Questo ci aiuta a capire ancora di più la gloria di Cristo per
capire la grandezza della sua umiliazione.
Allora fratelli, questi versetti sono una chiara e forte dichiarazione che Gesù Cristo è pienamente Dio.
Non esiste alcuna creatura che assomiglia a Dio minimamente. Non esiste alcuna creatura che è simile
a Dio, né che è uguale a Dio. Dio dichiara in Isaia 43:10 I miei testimoni siete voi, dice l’Eterno, insieme
al servo che ho scelto, affinché voi mi conosciate e crediate in me, e comprendiate che sono io.
Prima di me nessun Dio fu for-mato, e dopo di me non ve ne sarà alcuno.
Isaia 45:6 perché dall’est
all’ovest si riconosca che non c’è nessun Dio fuori di me. Io sono l’Eterno e non c’è alcun altro.
Allora, quello che abbiamo in questo brano in Filippesi è una chiara dichiarazione che Gesù Cristo è
realmente Dio stesso. Qui, abbiamo il mistero della Trinità, mistero non nel senso che non è rivelato,
ma mistero nel senso che è impossibile per l’uomo mortale capire a fondo questa verità.
Gesù Cristo è pienamente Dio. Perciò, Gesù Cristo è eterno, non ebbe un inizio, Gesù Cristo è il
Creatore di tutto. Prima che ci fosse qualsiasi cosa, prima che ci fosse il mondo, o l’universo, prima che
ci fossero gli angeli, c’era Dio. Gli angeli Lo adorarono, e tuttora, Gesù Cristo riceve la gloria e l’onore
in cielo.
Come Creatore, Egli è al di sopra di tutte le sue creature. Non è solamente più potente, o più sapiente,
come se si potessero paragonare altri a Lui. Dio è infinitamente superiore a ogni creatura, in ogni sua
qualità. Dio è infinitamente glorioso, e infinitamente potente, e infinitamente saggio. In ogni sua
qualità, è glorioso e maestoso. Questa è sempre stata la gloria di Cristo.
Allora, fratelli. Questa era la realtà per Cristo Gesù prima che diventasse uomo. Egli è stato da sempre
il grande Dio sovrano e Creatore. Fu adorato e glorificato. Quando pensiamo all’umiliazione di Cristo,
dobbiamo sempre ricordare da dove si è abbassato!
andreia
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