SII D'ESEMPIO (parte 2)
SII D'ESEMPIO (parte 2)
3) "NELL'AMORE"
Nel considerare quella che deve essere la terza caratteristica per poter essere degli esempi, dobbiamo
ricordare il comandamento che Gesù ha dato a tutti i Suoi discepoli: "Io vi do un nuovo comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri" (Giovanni
13:34).
Amare, non è facoltativo, e il nostro amore deve essere prima di tutto per il Signore:"Amate l'Eterno,
voi tutti i suoi santi!" (Salmo 31:23). L'amore che abbiamo per Dio ci deve portare a vivere secondo la
Sua volontà e a studiarci ogni giorno di non fare ciò che offende il Suo nome, ma tutto quello che Lo
onora: "Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi
comandamenti" (I Giovanni 5:2).
Naturalmente chi ama il Signore, mostrerà il suo amore anche per i fratelli: "Chiunque crede che Gesù
è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama Colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui
generato" (I Giovanni 5:1).
L'amore che proviamo per i fratelli, non è il risultato di simpatie personali o il voler contraccambiare
l'affetto ricevuto, ma è il frutto dello Spirito Santo che si manifesta nei cuori e nelle azioni di coloro
che hanno fatto l'esperienza della nuova nascita: "Avendo purificate le anime vostre coll'ubbidienza
alla verità per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l'un l'altro di cuore, intensamente,
poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la Parola di Dio
vivente e permanente" (I Pietro 1:22-23).
L'apostolo Paolo nel rivolgere al giovane Timoteo l'esortazione ad essere un esempio per gli altri, lascia
egli stesso un bel esempio di come amare Dio, i fratelli e l'opera di Dio. Significanti sono le parole: "E
per non parlar d'altro, c'è quel che m'assale tutti i giorni, l'ansietà per tutte le chiese" (II Corinzi
11:28 ).
4) "NELLA FEDE"
La fede è una caratteristica indispensabile del credente; di conseguenza coloro che si dispongono nel
servizio, non possono certamente agire senza fede, anche perché la Parola di Dio dice che: "Or senza
fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti
quelli che lo cercano." (Ebrei 11:6).
La fede non cresce con gli anni di conversione, o con quello che viene fatto come servizio cristiano, ma
mediante la Parola di Dio: "Così la fede vien dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo"
(Romani 10:17); quindi se il nostro desiderio è di avere una fede "matura" e sempre maggiore,
dobbiamo nutrirci continuamente con il Pane della vita: la Sacra Scrittura.
La fede quando c'è si vede! Quali credenti, siamo chiamati a "camminare per fede e non per visione"
(II Corinzi 5:7); naturalmente questo significa mostrare nella pratica la fede che abbiamo in Dio ed
essere così degli esempi per gli altri: "Anzi uno piuttosto dirà: Tu hai la fede, ed io ho le opere;
mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede" (Giacomo 2:18 ).
5) "NELLA PUREZZA"
Infine, dobbiamo essere degli esempi nel fatto che viviamo una vita pura. Parlare di purezza oggi e
sostenere con forza che Dio ci chiama a vivere una vita santa, suona nella società odierna come una
stonatura, ma, anche in questo desideriamo fare la volontà di Dio. La purezza è un requisito necessario
e prioritario di un credente, in quanto siamo il tempio dello Spirito Santo:
"Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio
di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi" (I Corinzi 3:16-
17). La purezza deve essere manifestata nei sentimenti (Matteo 5:8 ); nella condotta (I Pietro 1:15; 3:2)
e nella vita di tutti i giorni nell'attesa del ritorno di Cristo Gesù (I Corinzi 5:7; I Giovanni 3:3).
I credenti maturi sono coloro che consapevoli delle responsabilità che hanno, faranno di tutto con
l'aiuto di Dio, per essere nella comunità locale di edificazione e d'esempio per gli altri e non
cercheranno negli altri un esempio.
Possiamo riassumere con una domanda, quanto detto in queste brevi considerazioni: Siamo degli
esempi nella comunità dove il Signore ci ha messi? La risposta a questa domanda è la pietra di
paragone per sapere se siamo credenti maturi o no!
Nel considerare quella che deve essere la terza caratteristica per poter essere degli esempi, dobbiamo
ricordare il comandamento che Gesù ha dato a tutti i Suoi discepoli: "Io vi do un nuovo comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri" (Giovanni
13:34).
Amare, non è facoltativo, e il nostro amore deve essere prima di tutto per il Signore:"Amate l'Eterno,
voi tutti i suoi santi!" (Salmo 31:23). L'amore che abbiamo per Dio ci deve portare a vivere secondo la
Sua volontà e a studiarci ogni giorno di non fare ciò che offende il Suo nome, ma tutto quello che Lo
onora: "Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi
comandamenti" (I Giovanni 5:2).
Naturalmente chi ama il Signore, mostrerà il suo amore anche per i fratelli: "Chiunque crede che Gesù
è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama Colui che ha generato, ama anche chi è stato da lui
generato" (I Giovanni 5:1).
L'amore che proviamo per i fratelli, non è il risultato di simpatie personali o il voler contraccambiare
l'affetto ricevuto, ma è il frutto dello Spirito Santo che si manifesta nei cuori e nelle azioni di coloro
che hanno fatto l'esperienza della nuova nascita: "Avendo purificate le anime vostre coll'ubbidienza
alla verità per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l'un l'altro di cuore, intensamente,
poiché siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la Parola di Dio
vivente e permanente" (I Pietro 1:22-23).
L'apostolo Paolo nel rivolgere al giovane Timoteo l'esortazione ad essere un esempio per gli altri, lascia
egli stesso un bel esempio di come amare Dio, i fratelli e l'opera di Dio. Significanti sono le parole: "E
per non parlar d'altro, c'è quel che m'assale tutti i giorni, l'ansietà per tutte le chiese" (II Corinzi
11:28 ).
4) "NELLA FEDE"
La fede è una caratteristica indispensabile del credente; di conseguenza coloro che si dispongono nel
servizio, non possono certamente agire senza fede, anche perché la Parola di Dio dice che: "Or senza
fede è impossibile piacergli; poiché chi si accosta a Dio deve credere che egli è, e che ricompensa tutti
quelli che lo cercano." (Ebrei 11:6).
La fede non cresce con gli anni di conversione, o con quello che viene fatto come servizio cristiano, ma
mediante la Parola di Dio: "Così la fede vien dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo"
(Romani 10:17); quindi se il nostro desiderio è di avere una fede "matura" e sempre maggiore,
dobbiamo nutrirci continuamente con il Pane della vita: la Sacra Scrittura.
La fede quando c'è si vede! Quali credenti, siamo chiamati a "camminare per fede e non per visione"
(II Corinzi 5:7); naturalmente questo significa mostrare nella pratica la fede che abbiamo in Dio ed
essere così degli esempi per gli altri: "Anzi uno piuttosto dirà: Tu hai la fede, ed io ho le opere;
mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede" (Giacomo 2:18 ).
5) "NELLA PUREZZA"
Infine, dobbiamo essere degli esempi nel fatto che viviamo una vita pura. Parlare di purezza oggi e
sostenere con forza che Dio ci chiama a vivere una vita santa, suona nella società odierna come una
stonatura, ma, anche in questo desideriamo fare la volontà di Dio. La purezza è un requisito necessario
e prioritario di un credente, in quanto siamo il tempio dello Spirito Santo:
"Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio
di Dio, Iddio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi" (I Corinzi 3:16-
17). La purezza deve essere manifestata nei sentimenti (Matteo 5:8 ); nella condotta (I Pietro 1:15; 3:2)
e nella vita di tutti i giorni nell'attesa del ritorno di Cristo Gesù (I Corinzi 5:7; I Giovanni 3:3).
I credenti maturi sono coloro che consapevoli delle responsabilità che hanno, faranno di tutto con
l'aiuto di Dio, per essere nella comunità locale di edificazione e d'esempio per gli altri e non
cercheranno negli altri un esempio.
Possiamo riassumere con una domanda, quanto detto in queste brevi considerazioni: Siamo degli
esempi nella comunità dove il Signore ci ha messi? La risposta a questa domanda è la pietra di
paragone per sapere se siamo credenti maturi o no!
andreia- Numero di messaggi : 22
Data d'iscrizione : 05.12.08
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